Inserito il 28 marzo 2008 alle 09:01:00 da admin. IT - Informazioni di carattere generale
Tratto dal sito : Punto-informatico
Se un super-tecnico di THX, anzi il Chief Scientist dell'azienda votata alla creazione delle tecnologie che garantiscono l'alta fedeltà a video e audio, dice che il formato uscito vincitore dalla sfida dei supporti HD è roba vecchia, c'è da riflettere. Certo poi arriva la smentita dell'ufficio stampa, ma ormai la frittata è fatta.
Tutto è successo per una intervista rilasciata da Laurie Fincham alla rivista Home Cinema Choice Magazine. Il giornalista chiede a Fincham cosa pensa di Blu-ray e delle sue chance di diventare il supporto video del futuro, ma la risposta non è proprio delle più diplomatiche: "Personalmente ritengo che ormai sia tardi per Blu-ray. Credo che i consumatori saranno interessati a sostituire il loro lettore DVD solo quando i film HD saranno disponibili su memoria flash. Chi ha bisogno di un altro supporto su disco?".
Per Fincham è una questione di praticità: "In futuro ci porteremo dietro quattro o cinque film nel portafogli, oppure entreremo in un negozio e ci faremo copiare un film su un dispositivo USB". Un'idea che potrebbe andare a genio anche ai distributori e ai negozianti: "Non ci sarà bisogno di tenere merce in magazzino, niente più scaffali riempiti di dozzine di dischi che rischiano di rimanere invenduti".
Non che il Blu-ray non goda dei favori attuali del mercato: il problema, ribadisce Fincham, è il tempo che occorrerà al disco al laser blu per guadagnare abbastanza mercato. "Per quando il Blu-ray avrà davvero raggiunto il mercato di massa, ci saranno schede flash da 128GB", spiega: come dire che i 50 gibabyte di Blu-Ray per allora sembreranno bazzecole. Inoltre, sempre secondo Fincham: "Credo sia più facile ipotizzare che gli studios decidano di distribuire i film sulle memory card o via download, piuttosto che firmare per legarsi ad un supporto disco".
Immediato il clamore suscitato da queste dichiarazioni: qualcuno si domanda, visto che THX è stata fondata da George Lucas, se questo significa che Star Wars non finirà mai su un disco ad alta definizione. A raffreddare gli animi ci pensa Graham McKenna, delle pubbliche relazioni di THX: "I benefici apportati dal formato Blu-ray all'esperienza casalinga sono innegabili - recita un comunicato - Siamo attivamente impegnati a supportare il Blu-ray con le nuove tecnologie THX e altre iniziative".
McKenna chiarisce che THX non fa distinzione tra i formati per la distribuzione: "In fondo, il compito di THX è migliorare la qualità dell'intrattenimento, a prescindere se venga ottenuta grazie ad un disco ottico, un download o altri tipi di media". Questo sarebbe il vero significato delle parole di Fincham. Eppure quelli di Gizmodo.com non possono fare meno di domandarsi: ma Blu-ray è solo un formato palliativo, destinato a tamponare una fetta emergente del mercato, o è qui per restarci?
Luca Annunziata
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