Uno dei maggiori vantaggi goduti oggi da Intel rispetto a AMD è la capacità di produrre chip con circuiti a 45 nanometri, una tecnologia che le consente di massimizzare le rese produttive, incrementando così i margini di profitto, e di ottimizzare i consumi energetici. Non sorprende che Intel stia cercando di approfittare il più possibile di questo vantaggio, sfornando nuovi chip a 45 nanometri a ritmi sostenuti: tra questi, vi sono due nuovi modelli di Xeon low-voltage quad-core che, lanciati ieri, si rivolgono al mercato dei server rack/blade e delle workstation.
I nuovi Xeon a basso consumo sono l'L5420 da 2,5 GHz e l'L5410 da 2,3 GHz, che condividono un thermal design power (TDP) di 50 watt (contro i tipici 80-130 watt dei modelli a tensione standard), un bus front-side a 1333 MHz e 12 MB di cache su die.
Intel afferma che i processori della serie 5400, noti con il nome in codice Harpertown, forniscono fino al 25% in più di performance rispetto alla precedente generazione di Xeon low-voltage: di ciò bisogna ringraziare, oltre alla manciata di megahertz in più, anche la loro doppia dose di cache.
L'L5420 e L'L5410 costano rispettivamente 380 e 320 dollari e saranno impiegati, fra gli altri, da Asus, Dell, IBM, HP, Fujitsu-Siemens, Gigabyte e NEC.
Il prossimo trimestre Intel ha promesso il rilascio di uno Xeon dual-core low-voltage con un clock di 3 GHz, una cache di 6 MB e un TDP di 40 watt.
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